This is the blog for Franko B's sculpture class at Accademia di Belle Arti di Macerata, Italy.

first time with my WACOM intuos4 l

la prima volta che uso una tavoletta grafica con il mio mac.vi ho fatto un biglietto di auguri.
a presto fabrizio


Auguri

chipiùnehapiùnemetta












Gli occhiali hanno dei bisogni,
primari, secondari e spesso raccontano storie
senza vedere il reale bisogno dei pensieri.
Si appiccicano addosso con la polvere del tempo, in maniera insoluta da non essere vissuta.
Gli occhiali non sono semplici oggetti perché hanno una loro espressione, d’appartenenza per chi li indossa,
di stravaganza per chi ne fa un’arte, di speranza per chi la cerca; non solo per la vista,
ma per un’appartenenza, spesso per disegnare un futuro, per avere un’opportunità,
per abbattere barriere, per estirpare la realtà

non confrontarsi nemmeno con i sogni, per fare un salto al di là del vetro, per trovare quel nascondiglio segreto, quell’oggetto smarrito.

Vorrei sempre avere degli occhiali nuovi, degli sguardi veri, delle lenti che non riflettano ciò che vedo,
ma ciò che non mi spiego.

Ecco, vorrei delle lenti capaci di cambiare colore, di disegnare una rotta nuova, di essere scavate dalla natura, scavate dalla pioggia, sbiadite dal sole, nascoste dalla nebbia; magari messe lì a tacere come tombe al cimitero,
a cielo aperto, senza scudi né frontiere.
Immobili bisbigliano tra i cancelli e una discesa, sullo sfondo del grigiore di parole e vecchie foto; tra stanchezza e depressione ammiro lenti raffinate, distaccate, tra il passato ed il futuro, il bisogno e la follia ricercando una strategia, una via e di nuovo in quella sedia
vedo il nulla e la poesia
Andrea Simonetti




work video

work video

amico fragile _Faber_

“Stavo ancora con la Puny, la mia prima moglie, e una sera che eravamo a Portobello di Gallura, dove avevamo una casa, fummo invitati in uno di questi ghetti per ricchi della costa nord.
Come al solito, mi chiesero di prendere la chitarra e di cantare, ma io risposi -”Perchè, invece, non parliamo”, era il periodo che Paolo VI aveva tirato fuori la faccenda degli esorcismi, aveva detto che il diavolo esiste sul serio. Insomma a me questa cosa era rimasta nel gozzo e così ho detto: “Perchè non parliamo di quello che sta succedendo in italia”. Macchè, avevano deciso che dovessi suonare.
Allora mi sono rotto le palle, ho preso una sbronza terrificante, ho insultato tutti e sono tornato a casa. Qui mi sono chiuso nella rimessa e in una notte, da ubriaco, ho scritto ‘Amico Fragile’. La Puny mi ha stanato alle otto del mattino, non mi trovava nè a letto nè da nessuna parte, ero ancora nel magazzino che finivo di scrivere”.






"Evaporato in una nuvola rossa
in una delle molte feritoie della notte
con un bisogno d’attenzione e d’amore
troppo, “Se mi vuoi bene piangi”
per essere corrisposti, valeva la pena divertirvi le serate estive
con un semplicissimo , “Mi ricordo”
per osservarvi affittare un chilo d’erba
ai contadini in pensione e alle loro donne
e regalare a piene mani oceani
ed altre ed altre onde ai marinai in servizio
fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli
senza rimpiangere la mia credulità;
perché già dalla prima trincea
ero più curioso di voi
ero molto più curioso di voi.
E poi sospeso tra i vostri “Come sta”
meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci
tipo “Come ti senti amico, amico fragile,
se vuoi potrò occuparmi un’ora al mese di te”
“Lo sa che io ho perduto due figli”
“Signora lei è una donna piuttosto distratta”

E ancora ucciso dalla vostra cortesia
nell’ora in cui un mio sogno
ballerina di seconda fila,
agitava per chissà quale avvenire
il suo presente di seni enormi
e il suo cesareo fresco,
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra.

E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci,
mi sentivo meno stanco di voi
ero molto meno stanco di voi

Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta
fino a vederle spalancarsi la bocca
Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli
di parlare ancora male e ad alta voce di me
Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo
con una scatola di legno che dicesse perderemo
Potevo chiedervi come si chiama il vostro cane
il mio è un po’ di tempo che si chiama Libero
Potevo assumere un cannibale al giorno
per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle
Potevo attraversare litri e litri di corallo
per raggiungere un posto che si chiamasse Anarchia.

E mai che mi sia venuto in mente,
di essere più ubriaco di voi
di essere molto più ubriaco di voi."

SKINNY PUPPY-uno dei gruppi piu' influenti della scena elettronica degli anni 80

gruppo fondatore di quel genere chiamato EBM che sta per elctro body music,scene di notevole importanza e seminale per moltissimi gruppi molto piu' noti.skinny puppy chiaramente tenuti in un angolo perchè troppo politici e spesso come vedete nei video andavano contro alle multinazionali specialmente quelle farmacologiche che sperimentavano con la vivisezione animale.
cercate il resto un gruppo veramente importante nella musica e nella performance.





era nato per volare



Da una parte un tragico evento, «un atto di guerra in tempo di pace», come sancì la sentenza del giudice Priore, benché ancora senza colpevoli. Un aereo civile italiano colpito da un missile nel 1980. Ottantuno morti. Il relitto, mosaico di pezzi sommersi e salvati, con infinita pazienza e sapienza, dai vigili del fuoco di Roma, sarà presto mostrato al pubblico in un Museo per la memoria di Ustica, simbolo dell'altrettanto paziente lavoro di ricucitura della verità, mai davvero finito. Un museo immaginato e voluto, con ostinazione e coraggio, dalla presidente dell'associazione del familiari delle vittime di Ustica, Daria Bonfletti. Dall'altra parte uno dei maggiori artisti contemporanei, Christian Boltanski, iniziatore forse della svolta documentaria e testimoniale dell'arte, ma anche di un nuovo modo di rappresentare la vita e la morte, l'identità degli individui, le fatalità della Storia e l'umano bisogno di storie. Colui che ha scoperto la qualità elegiaca delle foto ingrandite dei morti, volti anonimi che ci commuovono come fratelli universali. Artista della commemorazione, ma anche dell'inquietudine, del fantasma, del ritorno del rimosso. Tra una mostra in Germania e una in Giappone, un soggiorno a Roma e un viaggio in Cina, Christian Boltanski incontra Daria Bonfìetti (e l'inseparabile Andrea Benetti), e acconsente, dopo molti dubbi, a mettersi al servizio di questo futuro «museo della memoria». Ammiro da anni il lavoro di Christian Boltanski, indipendentemente dalla nostra amicizia, e ho conosciuto Daria Bonfìetti durante il mio sopralluogo un anno fa nell'ex deposito degli omnibus di Bologna, quando i vigili del fuoco montavano i pezzi del relitto. Sono stato da allora testimone partecipe di un lavoro creativo intessuto di amicizia, convivialità e humour nonostante tutto. Fu proprio quell'umanità, mi ricorda ora Boltanski, a convincerlo ad accettare quella proposta «impossibile». Impossibile perché non aveva mai affrontato direttamente le tragedie altrui, soprattutto se ancora aperte e sensibili (non ha affrontato neppure la Shoah, che pure lo riguarda). Impossibile perché Boltanski è distante dalla logica del monumento funebre, e non realizza mai opere in permanenza, salvo due singolari eccezioni: quella per il Musée d'Art et d'Histoire du Judaisme, nel Marais a Parigi, che però è fatta di carta, e quindi impermanente come un rituale o una preghiera, da rinnovare e riciclare di continuo; e un'altra situata nei sotterranei del Conservatorio a Parigi, di cui però lui solo possiede la chiave, e quindi è quasi invisibile. Ricordo il primo appuntamento a Bologna, la visita Insieme al cantiere del museo, l'enorme puzzle del relitto montato come lo scheletro di un dinosauro. E subito la prima riunione improvvisata nel gabbiotto esterno degli operai riscaldato da una stufa. Boltanski ebbe il coraggio di dire a voce alta la sua prima, azzardata idea: che il pavimento del museo fosse coperto di fiori, un mare di fiori, alimentato di continuo da quelli che, ricevuti all'ingresso, ogni visitatore avrebbe gettato dalla balaustra. Vedere il relitto e offrire un fiore sarebbe stato un rituale simultaneo, fin quasi a sommergerne l'aereo. Idea di interazione e impermanenza. Lapidi e monumenti, ammonisce spesso Boltanski, inducono l'oblio invece che il ricordo, occorre rinnovarli, come i fiori freschi sostituiscono quelli appassiti. Come per gli archivi, occorre lavorare per l'avvenire, non per il passato. Le idee si avvicendavano, e nell'arco di due giorni, con l'ausilio degli ottimi pasti bolognesi scelti da Andrea Benetti (Boltanski è golosissimo di cucina italiana), ne passammo in rassegna tante da poter riempire un catalogo. Ricordo la visita al deposito in cui dentro a scatole di cartone si conservavano gli oggetti ripescati, salvati, appartenuti ai passeggeri del Dc9. Boltanski, turbato, volle subito richiuderle: troppa vita, e troppo nuda; troppa sensibilità in quegli oggetti che occorreva, al contrario, sottrarre allo sguardo, non confondere con la profanazione della finzione e dell'arte. Presto tutto si precisò: gli oggetti appartenuti ai passeggeri del Dc9, che il museo conserverà, saranno riposti in scatole nere di diverse grandezze che costeggiano il relitto. Sono però inventariati in un opuscolo, con fotografie un po' stuccate in bianco e nero, precedute da un testo che Boltanski ha chiesto al sottoscritto. La prima idea fu un elenco alla Georges Perec, sapendo che elencare significa anche accusare, e che anche una litania e un rosario sono elenchi. Poi pensai a una sorta di iperlink che investisse ogni parola: elenco, oggetti, personali, appartenuti, passeggeri, aereo. Sulla balaustra che gira intorno al relitto, i visitatori si rifletteranno problematicamente in specchi neri, e ascolteranno voci mormorare i pensieri ordinari e banali di viaggiatori comuni, fantasmi come tutti noi, su un aereo estivo in volo da Bologna a Palermo. Parole universali come i volti del prossimo, ignoti eppure famigliari. Sopra il relitto, a dare luce, ottantuno lampadine che respirano, palpitano, tante quante i passeggeri del Dc9. Il lavoro è tuttora in corso, coordinato da Raffaela Bruni, ingegnere capo del Comune di Bologna. La direzione artistica di Christian Boltanski ha suscitato entusiasmo nella squadra dei tecnici. Per chi era abituato a occuparsi di calcestruzzi - mi confessa Raffaela Bruni - avere a che fare con un artista come lui è stata un'esperienza sorprendente. Quando nel 1992 Daria Bonfietti offrì all'allora sindaco Vitali l'idea di portare a Bologna la tomba, e insieme l'ultimo luogo di vita di chi fu colpito da un missile sul cielo di Ustica, si trattava pur sempre di una progettazione entro orizzonti non insoliti: installare un grande pezzo di ferro, il relitto dell'aereo. Con Boltanski si sono misurati con una diversa chiave di lettura, e trovare oggetti come lampadine, registratori, dimmer (dispositivi che aumentano o diminuiscono l'intensità della luce), luci pulsanti come battiti cardiaci, o come respiri, piegare cioè la tecnologia a una nuova, imprevedibile rappresentazione della vita, è stato - dice - faticoso e bellissimo. Il suo entusiasmo è pari solo a quello che provò di fronte al trasporto del relitto dell'aereo a Bologna. Fu un'Impresa di altissima ingegneria, che comportò difficoltà incredibili, sia tecniche che amministrative, per non parlare dei tunnel in autostrada. Quando, alle sei del mattino, vide comparire a Sasso Marconi il convoglio-processione che trasportava l'aereo, quasi non credeva ai propri occhi. Ecco, il 27 giugno, giorno dell'inaugurazione del Museo della Memoria, sarà come un nuovo arrivo, ma anche una nuova partenza.

Beppe Sebaste

vi consiglio di visitare il sito
che e' fatto molto bene con dei video e una visita virtuale all'opera

x me c'e' del genio...

e' bellissima la frase iniziale...

consoliamoci

WILLIAM KENTRIDGE-bellissimo

urs fischer.

ciao ovunque voi siate


ciao sono un nuovo scolaro! io sono hernan
...non essendoci molta vita in questo blog...deduco che non sia ancora
arrivato il telefono presso l'entroterra marchigiano...
questo e' il primo postino che metto...
..si be' per adesso basta cosi'...
vi lascio con piccolo pezzo dei T.heads!

http://www.youtube.com/watch?v=l5zFsy9VIdM
http://www.youtube.com/watch?v=O9TyHzP-8b8

spero di essere riuscito a fare quello che volevo . nel caso non ci fossi riuscito seguite il link e godetevelo !

GENNAIO 2010

11 GENNAIO VISITA ALLO STUDIO DI FABRIZIO, LAURA E ANDREA . TROVARSI FUORI DALLA ACCADEMIA PER LE ORE 10
12 GENNAIO REUNIONE ALLE ORE 10 NELL LABORATORIO DI SCULTURA PER TUTTI GLI STUDENTI DI SCULTURA.
ALLE ORE 14,30 LEZZIONE FRONTALE PER TUTTI GLI STUDENTI DI SCULTURA.
13 E 14 DI GENNAIO PRESENTAZIONE NELL LABORATORIO DI SCULTURA DELL PROGETTO DELL L'OGGETTO TROVATO.
BUONE FESTE.
GRAZIE
FRANKO

x entrare

ciao franko sono Hernan  il tuo nuovo studente del biennio
mi sono iscritto per avere un account...volevo sapere dell'invito per entrare e poter usufruire del blog...
grazie e ciao

hostels in london-accomodazzioni -hostel a londra per maggio 2010

   ciao a tutti, questi sono link per  gli  osteli a londra , per maggio quando arrivo ne parleremo di piu. ciao,

www.hostelworld.com/London
 
www.yha.org.uk
www.oxfordstreet.co.uk
www.hostellondon.com

mi presento


Mi presento con queste sei righe,
tutto il resto è danzare senza musica.


Imbevendo l’acume nel più profondo pensiero

mentre l’occhio scandaglia i maturi spessori


rovisti tra le grasse pieghe del celato sapere


ogni qual volta cerchi il perché delle cose

affinché il dubbio renda nobile la più effimera risposta

regali al nulla minute scaglie di saggezza


Quando qualche anno fa ho spazzato via la mia vecchia vita, l’ho fatto, inizialmente, perché un pensiero cominciava ad assillarmi la mente: “avere il tempo di accorgersi che il tempo passa” e non è qualcosa di riconducibile agli anni che si sommano in vita, ma al tempo vissuto in prima persona e non solamente subito, a quel genere di tempo che ti può fornire di una vera identità singolare perché ti regala appunto il tempo e lo spazio per pensare, per costruire uno spessore di senso.

Oggi più che mai, sono refrattaria a tutto ciò che tenta di omologare l’individuo, rincorro una via che conduca verso una nuova forma di umanesimo che riporti in auge le ragioni dell’essere, l’individuo come pensiero e azione di sé, per sé, per la relazione con l’altro da sé, al di là di tutte le consuete logiche di carattere economico.

Non confido negli estremismi, in tutte le loro forme ed espressioni, un giorno di fine anno scolastico sulla lavagna in aula trovai scritto “l’unica certezza che un uomo ha nella vita è il dubbio”, a volte la verità, quando è colta, è molto più semplice e disarmante di quanto immaginiamo.

Ho disgusto per le ostentazioni dell’opulenza di qualsiasi natura esse siano e detesto il concetto di mercificazione. L’idea che tutto debba fare mercato, il dover dare un prezzo e pertanto un corrispettivo valore a qualsiasi cosa, gli interessi di profitto, il sistema legato al mero guadagno e ancora di più tutto ciò che rappresenta questa, ormai diffusissima e morbosa necessità di ottenere visibilità al fine di confermare la nostra esistenza, sapere che esistiamo solo perché l’immagine di noi stessi oblitera le nostre vite, non è così che funziona, si è e si esiste a prescindere.

Ci sono cose che hanno un valore inestimabile solo per chi le produce o ne è custode, cose alle quali non si potrà apporre un cartellino in cifre, io vorrei lottare per tutto ciò, resistere e diventare partigiano di me stessa.

È vero “in questa era di grande visibilità io voglio diventare invisibile”.

Sono anacronistica, ben venga.

Forse desueta, che meraviglia.

In merito all’ARTE, parola che alla sua veneranda età viene ancora usata con un sentore reverenziale, mi risuonano in mente le parole “TUTTO E’ ARTE”. Qualcuno che ringrazio, dialogando in merito, mi ha fatto notare che forse si potrebbe apporre alla fine della frase un punto interrogativo. Giusto, è vero che tutto è arte? O può essere tale? E se così è, chi è, e ancora di più, cosa è oggi l’artista?

Ho aperto alcune finestre,

chi vuole può affacciarsi e guardare fuori.

segnalazione in corso:

cosa vogliamo fare per lunedi 30 dicembre...
come ci organizziamo.....l'appuntamento è a morrovalle centro...
chissà come arrivarci e dove si trova...?????
credo che non tutti siamo corredati di auto per raggiungere la metropoli marchigiana
.........vediamo e parliamone...scultura....oi ci sei ??????
ahahahahahahaha a domani ahahahah

segnalazione in corso:

URS FICSHER

 guardate questo artista contemporaneo , in gennaio faro una presentazione su lui.
google urs fischer
ci vediamo tra 10 giorni .

benny


saluto tutti

sono roberto, è la prima volta che posto qui,
per il momento posso dire che, nelle mia "situazione", avere un compito assegnato mi facilita il lavoro ed è la strada migliore se si vuole valutare un processo
oggetto trovato? mmmmhhh muble muble.........a presto!

riunione di martedi 10 novembre 2009

"Buon giorno a tutti e prima di iniziare con le cose che riguardano l'organizzazione nel Laboratorio,
vorrei ringraziare Sasso per l'ospitalità alla cava e per l'opportunità di averci fatto conoscere Giuliano-Giuliani,
artista sensibile e attento al mondo dell'arte contemporanea.
Queste lezioni esterne sono molto interessanti per conoscere le modalità di lavoro degli altri dei luoghi in cui vivono.

Lezioni esterne all'Accademia:
A tal proposito informiamo tutti che lunedì 30 novembre alle 10'00 si ripeterà questa modalità di lezione, infatti, andremo a Morrovalle da Fabrizio Sibona, il quale ha aperto il suo spazio agli studenti, dando la possibilità
di usarlo per progetti personali. La giornata proseguirà con la visita dello studio di Jacopo,
disponibile alle collaborazioni con chi è interessato.
A gennaio potrebbe esserci la possibilità di andare a visitare lo studio di Fabrizio Cotognini, Laura Paoletti e Andrea Galdo,
mentre a metà maggio sarebbe interessante organizzare un viaggio a Londra, per vedere una città cosmopolita,
mettendoci in contatto con una cultura artistica diversa dalla nostra, proponendo anche la possibilità di visite studi d'artisti e musei.

Partecipare
:
si richiede una partecipazione da parte degli studenti consapevole e cosciente, quindi non solo fisica e ai fini di una firma.

Condividere
:
le esperienze e le conoscenze di ogni singolo studente dovrà essere condivisa,
questo vuole dire che si dovrà formulare una collaborazione tra gli studenti.

Oggetto Trovato
:
per quanto riguarda il compito datovi lo scorso mese si ha come scadenza il 10 gennaio.
Questo dovrà essere un progetto che sarà poi esposto/presentato alla classe, ovviamente non ci sono vincoli
e lo stesso oggetto non dovrà essere per forza tridimensionale si è liberi di scegliere.

Esami
:
la data è fissata per il 15 dicembre, dovrà essere fatta una lista che sarà esposta il 1°dicembre,
questa sessione è per gli studenti che devono ancora sostenere l'esame di scultura dell'anno accademico 2008/2009.

Materiali:
l'Accademia non dispone di materiale per ciascun studente, per tanto esso sarà utilizzato soltanto con fine dimostrativo.
Sarebbe interessante utilizzare il legno, infatti, c'è la possibilità di recuperare questo materiale grazie a Sasso e Beatrice.

Copertura esterna:
per ampliare lo spazio di lavoro del laboratorio si vuole coprire il corridoio esterno, occorrerà chiedere i relativi permessi
sia per poterlo fare sia per comprare i materiali da utilizzare.

Libreria:
l'armadio dei libri e dvd messi a disposizione dai professori e dagli studenti è a disposizione di tutti,
dobbiamo intenderlo come cibo per gli occhi e per la mente, ovviamente si dovrà formulare un elenco e un sistema di prestito, dando la possibilità a tutti di usufruire in maniera ugualitaria del materiale messo a disposizione.

Proiettore:
per un utilizzo corretto di questo mezzo dovremo renderlo stabile attraverso un braccio metallico all'interno dell'aula
e trovare una soluzione per oscurare i vetri, cosa di cui si sta occupando il professor Fabrizio Sibona.
Ovviamente occorrerà collaborazione da parte degli studenti per la realizzazione del tutto.

Per i non iscritti al laboratorio:
per evitare incidenti spiacevoli con conseguenze drastiche all'interno del laboratorio
non è possibile accedere ai non iscritti di scultura al suo interno.

Modella:
si è attivato nello spazio di pittura alla cattedra di Benvenuti,
un luogo in cui è possibile usufruire della modella tutte le settimane nei giorni di lunedì e martedì mattina.
La prima lezione è partita martedì 3 novembre 2009, dove oltre al disegno si è potuto utilizzare l'argilla e il gesso.
Oltre al corpo si dovranno disegnare oggetti potendo utilizzare anche immagini da video.

Collage nell’ufficio di scultura:
portare un disegno o una foto del lavoro di ciascun studente all’interno dell’ufficio in modo da creare un grande collage per ricordarci cosa stiamo facendo e su cosa lavoriamo.

Stage a Verona presso l’Officinesantandrea
:
l’esperienza all’interno dell’azienda è stata sorprendente, questo materiale ha svariati utilizzi dalla realizzazione di oggetti di uso quotidiano, come lampade e mobili, alla creazione di oggetti d’arte, in quanto questa azienda lavora anche per artisti nazionali ed internazionali. All’interno dell’azienda noi stagisti avevamo il compito di aiutare il personale dell’officina, infatti abbiamo partecipato alle svariate fasi di lavoro, in tutto questo eravamo chiamati anche a suggerire possibili soluzioni ai problemi che si potevano incontrare nello svolgimento del lavoro. Interessante è stato anche lo scambio di idee che si è creato tra noi il personale e i responsabili dell’Officina. Come ogni cosa occorre disciplina e rispetto verso coloro che ti offrono una possibilità come questa, perché agiscono sulla crescita individuale e lavorativa.

Progetto teatro Rebis:
Attraverso la collaborazione tra il teatro Rebis e il professor Sibona si vuole creare un laboratorio teatrale, che avrà luogo nel secondo II semestre, ma del quale si discute e si argomenta ogni mercoledì pomeriggio durante le lezioni di progettazione e interventi urbani e territoriali.

decembre

cari ,
il giorno che andiamo da fabrizio sibona ed da jaccobo sara' il 30 di novembre ed no il 1 di decembre ,

per ricaptitare io sarro a lla accademia
il lunedi 30 novembre visita da sibona ed jacopo
il martedi 1 decembre reunione alle 10 ed lezione frontale alle 230.
il mercoledi 2 decembre ed giovedi 3 dicembre coloquo con tutti i studenti di scultura.

tra una settimana il prof walter angelici ed fabrizio sibona vi informera di piu' su questo con avisi ed informazioni.
grazie
franko

beatrice cucchi

a

il massimo!!!

x monica

ho parlato con franko, e ha detto che domani continua a fare il one-to-one e chi ha già fatto oggi se ha altre lezioni o deve lavorare a casa può non venire :)
a martedi!

Eli

Questa sono io!

saluto tutti

Sono studentessa erasmus mi chiamo Eli sono Bulgara e alla fine sono riuscita a venire qua .Scusate per il mio italiano ,con il tempo migliorerò.Adesso ho cominciato a lavorare ad un mio progetto su sfere e magneti , spero di farvi vedere presto le foto dei miei lavori .A proposito, c'è qualcuno che sa dove posso trovare dei magneti potenti da mettere nelle sfere di cera?Grazie a presto.
GIORNATA AD ASCOLI:
Siamo agli sgoccioli...Vi do alcune indicazioni relative all'appuntamento. Per tutti voi l'appuntamento è al casello dell'autostrada di San Benedetto del Tronto alle 9:30, per poi procedere in direzione Ascoli Piceno. Da qui proseguirete sulla superstrada Ascoli-mare in direzione ascoli fino ad passare oltre la città di Ascoli, dopo 2 km prenderete l'uscita "ROSARA". Comunque alcuni di voi conoscono la strada quindi non ci dovrebbero essere problemi. Io sarò ad aspettarvi al bivio per Rosara che è a soli 300 metri dall'uscita della superstrada. Sarò lì ad aspettarvi per le ore 10:00.
Importante è il vostro appuntamento a San Benedetto alle 9:30.Ciò vuol dire che dovrete organizzarvi per la partenza dalle vostre case. Per chi dovesse partire da Macerata sappia che il tempo di percorrenza per San Benedetto è di circa 45 minuti.

Vi aspetto felice di ospitarvi e di farvi immergere in quello che io chiamo "paese dei balocchi"
A lunedì 9...

ANA MENDIETA

adoro il suo lavoro....



Ho trovato questo video stasera, mentre cercavo di riascoltarla e rileggerla ancora per una volta. Spero lo apprezziate...

Fw: DE SIMEI SIMONE - RICHIESTA DI INVITO PER BLOG SCULTURA - ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI MACERATA.

Inoltro nuovamente la richiesta, non avendo avuto risposte, in caso ci fosse stato qualche problema o la stessa non fosse arrivata.
Per qualunque problema può contattarmi a questa e-mail.
Ringrazio ancora,
De Simei Simone

From: Simone
Sent: Saturday, October 10, 2009 9:48 AM
Subject: DE SIMEI SIMONE - RICHIESTA DI INVITO PER BLOG SCULTURA - ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI MACERATA.

Buongiorno,
Mi chiamo De Simei Simone e sono uno studente dell'Accademia di Bella Arti di Macerata , indirizzo Scultura.
La contatto per chiederle gentilmente di avere accesso al blog di scultura creato da lei per tenere un contatto con lei durante i periodi in cui non sarà possibile parlare personalmente.
La ringrazio anticipatamente,
De Simei Simone
 

work in progress



APRIRE IL NOSTRO BLOG

 ok  proviamo a vedere come  funzionera , secondo me  e' una buona cosa ad aprirlo   cosi altri possono cumunicare , 
  aparentemente solo 100 persone possono inscivere su questo blog  ed devono  essere registrati /  inscritti a questo blog cumunity  .
questo vuldire pero' che non possono diventare  autori nell blog , questo e' solo su invitazzione .
 vediamo ,  ed se c'i sono problemi  li solviamo.
franko

che ne pensate?

  cari tutti, volevo chiedervi , che ne pensate di poter fare vedere il blog a tutti ma solo noi  della classe puo essere invitati a partecipare?
al momento solo noi lo vediamo..
che ne pensate?
 franko 

interessante



MOLTO IMPORTANTE:



Scusate la petulanza ma torno a ricordarvi dell'appuntamento di lunedi 9 novembre. Chi non avesse ancora aderito può farlo entro il 2 Novembre, giorno in cui verrà definito l'orario di partenza. Vi ricordo di utilizzare meno auto possibili. Il programma prevede la visita nella mia cav-laboratorio e il pranzo nello stesso luogo. Nel pomeriggio, invece, visiteremo la cava-laboratorio dello scultore ascolano Giuliano Giuliani.


http://www.youtube.com/watch?v=1iIOmubk5sA
http://www.youtube.com/watch?v=1iIOmubk5sA

Vi propongo un testo, tratto dal libro "Autoriratto" di Man Ray (che potrete trovare nell'armadietto a Scultura, se vorrete)...spero vi piaccia.





"A dispetto di tutte le restrizioni e i travestimenti, volti a nascondere o piuttosto a suggerire il corpo, la maggior parte delle civiltà hanno permesso alla donna, inconsapevolmente e fortunatamente, di lasciar nuda la testa, tutta o in parte. Anche quando soltanto gli occhi si intravedono furtivi attraverso un velo, la società ha commesso un'infrazione al suo codice morale,una negligenza di cui i poeti si sono rallegrati attraverso i secoli.

I poeti più audaci, che hanno visto negli occhi di una donna il suo sesso, si sono resi conto che la testa contiene più orifizi del resto del corpo: altrettanti inviti a un'esplorazione poetica, e cioè sensuale. Su può baciare un occhio o farlo inumidire, senza offendere la decenza.

L'esposizione completa della testa è un'invito a una vera e propria orgia: che sia al naturale o abbellita dal trucco, dai gioielli, da un'elaborata acconciatura, nulla può impedire all'immaginazione le speculazioni più licenziose. Tutti i sensi si concentrano nella sola testa: occhi, orecchie, naso, labbra, lingua e la pelle che tutto risopre con la sua rete di nervi vibranti. Ci si immagina che questi sensi, la controparte dei nostri, siano pronti a rispondere con totale consenso.

Gli occhi non ricevono soltanto un'immagine esterna, ma rinviano l'immagine di un pensiero invisibile: il naso fiuta impalpabili odori, influenzando tutti gli altri sensi; le orecchie, impenetrabili e arabesche, ricettive ai suoni silenti che infiammano il cervello, diventano stereouditive, proprio come gli occhi sono stereoscopici, il naso stereolfattivo e la bocca stereosculatoria, per una maggiore intensità e una più sicura ricezione. La voce è sempre monofonica; non ha bisogno della stereofonia.

E i capelli, tranne pochi casi isolati, sono fortunatamente sfuggiti ai soliti tabù sessuali (peli pubici), e così gli occhi, le mani e il naso possono esplorare e carezzare quella serica chioma, che si abbandona come un corpo consistente.

E infine quando le labbra, questi due corpi che si uniscono in perfetta armonia, si dischiudono nel sorriso, ci rivelano la minacciosa barriera dei denti che invita tuttavia ad ulteriori esplorazioni. Quando tengo questa testa fra le mani non mi domando se è un ritratto del corpo femminile. So soltanto che senza la testa tutti i corpi si somigliano, in quanto servono a un unico scopo. Quando, ancora studente, per la prima volta vidi un corpo nudo nell'aula di disegno, fu una completa delusione; e il mio primo disegno d'un nudo di donna fu oggetto di critiche feroci da parte del professore: <>. In silenzio, io ne convenni.

Certo, lo sò: c'è la gamba ben tornita, il seno perfetto, la natica invitante, me è innanzitutto attraverso gli occhi che i sensi sessuali vengono stimolati. Parlo ora della mia testa, che contiene gli stessi sensi di quelli di una donna. Il mio obbiettivo è di risvegliare gli stessi desideri in queste due teste attraverso i loro analoghi orifizi. E' soltanto riunendo due teste che si può raggiungere una vera comprensione, una reale acquiscenza, il consenso per ulteriori esplorazioni. Quasi ovunque il bacio è diventato la parola d'ordine per questa unione; in certi luoghi lo si deplora, come si deplorerebbe un amplesso in pubblico. Poichè la nudità della testa è tollerata, si tollera anche l'unione delle due teste: almeno la nostra società segue una certa logica superficiale. Ed è, ancora una volta, una fortuna! La testa di una donna è il suo ritratto fisico completo, ma qualunque ne sia il fascino, <>, dice Andreè Breton.

In tutti i sensi, quindi, di una donna dobbiamo innanzitutto chiederci; ha una testa?"


Man Ray
Buongiorno a tutti, nessuno escluso.

Vorrei chiarire per l'ultima volta alcune questioni che ci riguardano e ci coinvolgono in maniera più o meno diretta.
Innanzitutto, i commenti liberi -magari anche colorati da espressioni vivaci- dovrebbero essere letti ed interpretati come libere opinioni che non hanno alcuna volontà di offendere gli individui, ma solo la funzione di mostrare la posizione di chi si trova in disaccordo e lo dimostra in modo energico attaccando l'argomento e NON LA PERSONA.
Ad esempio: Si è data a mio parere tanta, troppa importanza alla parola IMBECILLE pronunciata da qualcuno.
La parola credo fosse riferita ad una posizione troppo rigida e conservatrice di chi considera l'Arte contemporanea l'unica Arte possibile, l'unico linguaggio praticabile. E' solo una mia opinione, ma credo che l'espressione fosse indirizzata a questo giudicare così perentorio ed assoluto, piuttosto che alla persona che l'ha pronunciata.
Personalmente credo la stessa cosa.
L'ho già detto e non ho nessun problema nel metterlo per iscritto:
non sono per una visione dogmatica ed unilaterale.
La verità, la bellezza o la poesia ad esempio, non dorme soltanto nelle pietre romaniche più che nelle installazioni, più nella ricerca di un segno piuttosto che in un quadro del 1500, una scultura del Novecento, un bassorilievo assiro o un video. Ma un po' dappertutto.
Fin dove-secondo me- la capacità del singolo autore riesce a spingersi, e di conseguenza spingere la propria opera.
Esistono infatti terribili opere nell'ambito dell'Arte Pura (queste classificazioni confesso che stimolano soprattutto la mia vescica!) e geniali esempi nell'arte applicata.
Per chi desidera chiarimenti:
Dobbiamo a tutti i costi preferire un dipinto del 1600, anche se di pessima qualità , ad un manifesto pubblicitario(dunque arte applicata) di T.Lautrec?...

Perché sottolineo tanto questo?
Perché credo che in un percorso di formazione come il nostro, NULLA possa rimaner fuori della porta.
La letteratura, il cinema, la filosofia, la pittura ed anche-che vi piaccia o no- la storia della scultura dei suoi Autori e delle sue tecniche.
Tutto quello insomma che penso possa guidarvi verso la comprensione dei linguaggi, verso una ricerca personale sempre più consapevole (e dunque meno ingenua).
Per questo non condivido in nessuna maniera la chiusura di chi afferma che dovremmo occuparci del contemporaneo retrocedendo al massimo fino all'arte moderna.
Ma chi l'ha detto?
NON SONO D'ACCORDO.
Gino De Dominicis, ad esempio, che figura sarebbe, visto che ha incardinato parte della sua ricerca e della sua poetica sui Sumèri? ....
Lascio a voi la riflessione e la risposta.
Sorvolerò invece sulle definizioni troppo pesanti rilasciate nei miei confronti- o nei confronti della mia lezione-perchè voglio credere che il "livello non da accademia" fosse riferito(per chi ha pronunciato l'infelice frase) ai contenuti troppo lontani o bassi per un così importante Istituto di Alta Formazione e poi perché alcuni, ne sono certo, vorrebbero prolungare questa discussione all'infinito mentre a me basta così.
Naturalmente trovo inesatta anche questa valutazione perché ho avuto modo di appurare in numerose occasioni il bisogno VERO e non presunto che gli stessi studenti avevano.
Bisogni di conoscere cose anche elementari.
Trovo molto bello che le persone siano umili e chiedano di conoscere quel che non sanno.
Eticamente e professionalmente sento di dover loro questo.
Gli altri, i còlti e i saggi o i grandi ed evoluti artisti possono tranquillamente fare a meno di scendere tra i comuni mortali per assistere a cose noiose che già conoscono.

Concludo, ricordando quanto sia importante un uso corretto della parola sia scritta che parlata, strumento staordinario di comunicazione ed espressione, se adoperato bene; fonte di malintesi infiniti quando usata male, ed invito tutti ad un cordiale dibattito che abbia come fine ultimo la serena didattica e non altro.

Salute a tutti e buon Lavoro.

Prof. Walter Angelici



IMPORTANTE:
Chi fosse interessato può aderire ponendo una firma sul foglio appeso in bacheca nel laboratorio di scultura. Mi raccomando entro il 2 novembre così che io possa rendermi conto di quanti saremo e per organizzarmi al meglio. Altra raccomandazione è quella di recarsi ad Ascoli con il minor numero di auto per problemi che non sto a spiegare. Quindi cercate di mettervi d'accordo tra voi, oppure, se avete un auto da riempire potete porre nome, luogo di partenza e numero di tel. su un secondo foglio che è sempre in bacheca a scultura, oppure se avete bisogno di un passaggio potete chiamare le persone che già si sono rese disponibili. se avete domande da farmi potete contattarmi al mio numero: 333 17 04 967.
LUNEDI 9 NOVEMBRE GITA AD ASCOLI. ADESIONE ENTRO IL 2 NOVEMBRE E NON OLTRE.

franko performance in london in november

pipilotti rist. "aujourd'hui"

bellissimo parte 2.

da vedere.bellissimo


abbiamo avuto l'onore di avere Ron Athey all'accademia mi spiace solo che poche persone hanno speso il loro tempo per vedere la sua lettura.
a presto un abbraccio.
speriamo di riaverlo presto tra noi.
fabrizio
consiglio a tutti di vedere il suo lavoro per quanto si possa trovare in internet ce qualcosa.

300 parole riscritte sui miei lavori(La materia si fonde attraverso la luce e il tempo acquisisce importanza con il fondersi delle idee)

ho intitolato cosi queste parole perché l'avevo scritte sul mio quaderno di appunti in maniera sintetica ,poi le avevo riscritte sul computer per postarle ma sono andate perse per la mia ignoranza sull'utilizzo del computer.(proverò a riscriverle)
Ieri ho inserito nel blog 2 foto riguardanti le prove video su cui sto lavorando e una foto in cui metto in relazione immagini proiettate con proiezioni video.La proiezione video viene fatta su due schermi(una televisione e una telecamera)con l'immagine inserita nei 2 schermi dove viene rappresentato il mio volto per cercare di massificare l'importanza del soggetto .(L'immagine proiettata è di 5 anni fà.)Sullo sfondo viene proiettata un'immagine da diapositiva che rappresenta una via di macerata(foto di 2 anni fa circa).A questo punto io mi trovo davanti a tre elementi:materia, luce, tempo.La materia la ritrovo nei mobili e oggetti all'interno della foto.La luce la ritrovo sia nella proiezione ,sia nelle luci accese frontalmente e nella luce naturale e la vedo come elemento concettuale che entra a contatto con la materia poggiandosi sulla superficie del quadro ,della televisione, della telecamera ecc.Il tempo viene inserito nel lavoro grazie alle riprese video sulla televisione sulla telecamera e sulla proiezione:questi frammenti di vita sono presi su periodi differenti e vorrei cercare di creare un pasol che ripercorra i pensieri della mia memoria ,una specie di flash back nel passato (considerando diversi periodi di tempo la materia si fonde attraverso la luce e il tempo acquisisce la sua importanza con il fondersi delle idee)La foto si trova in penombra sia per motivi tecnici di proiezione del'immagine (di macerata),ma più che altro per delimitare lo spazio dell'immagine complessiva come un pezzo di memoria che pian piano vorrei ricostruire.L'inquadratura leggermente spostata verso il basso come se fosse lasciato al caso lo scatto e per cercare di dare un senso di precarietà al'immagine per portare chi guarda a immedesimarsi nella preparazione della foto.Le altre due foto fanno parte dello stesso progetto e le considero per il momento frammenti di memoria .penso che sia le foto che le prove video facciano parte di una unica istallazione che sto cercando di progettare. per il momento mi fermo qui e mi scuso se il discorso è stato scritto in maniera un pò contorta. ciao a tutti andrea

work in progress



Vorrei porvi una domanda

Ciao a tutti sono andrea
vorrei porvi una domanda che riguarda le lezioni svolte fino ad ora a scultura.
Per quanto riguarda la mia esperienza personale e il lavoro che sto cercando di portare avanti
ho trovato difficoltà con l'approccio a una delle lezioni frontali che è stata proposta.(premetto che non ho assistito a tutta la lezione)Per quanto riguarda la lezione che è stata fatta sull'utilizzo dell'argilla ,(con riferimenti di arte antica, arte africana,rinascimentale)della visione di diapositive
,ho avuto qualche perplessità, non tanto sulle spiegazioni del professore, ma piuttosto sull'avvicinarsi al mio lavoro;e soprattutto dopo aver assistito a una presentazione della prima lezione in cui erano stati illustrati esempi di arte contemporanea, e quindi dell'utilizzo di materiali più svariati, ho notato che le due lezioni prendevano due strade differenti. Vedendo che la tecnica viene già affrontata gia in altri corsi all'interno di scultura, visto e considerato che mi sono iscritto al corso per avere un approccio contmporaneo che si avvicini al mio lavoro, mi sono trovato in difficoltà a inglobare le due lezioni.(difficoltà non sulla scelta dei miei progetti lavorativi, ma piuttosto sull'unire le 2 lezioni)
Voi che ne pensate?
Questo è un mio umile pensiero(scusate il mio modo di scrivere)
ciao andrea

Fabrizio Cotognini





La mia ricerca artistica verte sul concetto di contaminazione. Si tratta di interazioni,sconfinamenti,fusioni tra immagini e parole-segno. E proprio con questi mezzi voglio creare nuove icone.Adoperando con cautela l'idea di pittura verbale, nel senso che il materiale usato Ë costituito anche da parole colori architetture,fotografie,cartine, si puo dire che sto tentando in vari modi e con vari metodi di forzare l'immagine a diventare immaginazione, mediante appunto la contaminazione. Sono messe in campo forme che stanno mutando che si sforzano di formarsi,forme che manifestano un processo di costruzione.L'elemento verbale con la sua presenza fisica si autoannulla. dall'essere parola descrittiva,parola identificativa si trasforma in una qualche struttura, per divenire infine architettura. Si parla di scrittura e di antiscrittura.
grazie fabrizio

Andrea Galdo





I FIORI DEL MALE
L’Albatro
Spesso, per divertirsi, gli uomini d’equipaggio
Catturan degli albatri, grandi uccelli del mare,
che seguono, indolenti compagni di viaggio,
la nave che scivola sugli abissi d’acque amare.


Ed essi li hanno appena sul ponte appoggiati
che quei re dell’azzurro le grandi ali bianche,
quasi fosser dei remi, maldestri e intimiditi
pietosamente trascinan lungo i fianchi.


Quel viaggiatore alato, com’è impacciato e fiacco!
Com’è comico e brutto, lui così bello prima!
L’uno con la sua pipa gli stuzzica il becco,
l’altro l’infermo che volava, coll’arrancare, mima!


Il Poeta assomiglia al principe dei nembi:
avvezzo alla tempesta, si beffa dell’arciere;
ma esiliato a terra in mezzo agli scherni,
le ali di gigante gli impediscon di andare.

Charles Baudelaire

By Andrea


Ehilà

Alla fine ce l'ho fatta pure io. A breve proverò a postare qualcosa di più, purtroppo nn ho granchè da far vedere però vedremo di combinare qualcosa.

importante nota

Cari studenti di scultura,
come sapete io sarò presente nel nostro laboratorio di scultura 4 giorni al mese, ogni mese, da ottobre a giugno. ritengo che questo modo di svolgere le lezioni, così distribuite uniformemente nell'intero anno accademico, sia una grande opportunità per tutti. Per me, perché avrò così il modo ed il tempo di vedere come si evolve il vostro percorso artistico. E credo e spero lo sia anche per voi, perché possiate crescere e pian piano possiate acquistare la capacità di diventare artisti indipendenti.
Il fatto però che sono fisicamente presente nel laboratorio solo 4 giorni in un mese, non significa che io non sia accessibile o comunque presente fuori di questi giorni. Grazie alla tecnologia e ad internet, sono infatti disponibile tutti i giorni del mese. Potete contattarmi nel blog, e questo è molto importante per me, e ritengo sia una buona opportunità anche per voi studenti. Come vi ho già detto tante volte, 'usatemi'; e fatelo attraverso i mezzi che abbiamo a disposizione, come il blog della classe di scultura: www.franko-class.blogspot.com (frankob2000.2000@blogger.com). (se non siete ancora iscritti, vi ricordo di inviarmi una mail, e vi manderò l'invito ad avere accesso al blog).
Questo blog è uno strumento molto importante per noi. E' qui che possiamo fare domande, è qui che possiamo parlare in maniera costruttiva per tutti dei problemi che possiamo avere, è qui che abbiamo la responsabilità, la possibilità e l'esperienza di confrontarci ed aiutarci collettivamente come gruppo.
Come alcuni di voi già sapranno, il blog è accessibile solamente a coloro che sono stati invitati, cioè gli studenti iscritti a scultura, io, il professor Walter Angelici (il mio assistente di scultura), ed altri professori che vogliono collaborare con il laboratorio, come ad esempio, il prof. Fabrizio Sibona, il prof. Giorgio Marangoni, il prof. Stefano Chiodi, ecc.
Voglio quindi riconfermare che non ci sono scuse per non partecipare al blog, o per sentirsi perduti, specialmente quando sia io che i miei colleghi non saremo fisicamente presenti. Ritengo la partecipazione al blog, ve lo ripeto ancora, parte essenziale della didattica del mio corso.
Chiaramente potete anche contattarmi direttamente al mio indirizzo e-mail quando ritenete che l'argomento in questione sia personale e volete che rimanga tale: frankob2000@yahoo.co.uk.

vostro professor
Franco Bosisio / Franko B

sono arrivato!!!!

ciao scusate il ritardo ma sto prendendo mano ora con il blog.presto carichero' foto dei lavori e una presentazione di chi sono e del mio lavoro.ciao andrea

prossima classe perfavore prendete nota..

giovedi 5, ed venerdi  6 novembre , coloqui  con tutti i studenti di scultura,
il  lunedi 9 di novembre andiamo a visitare la cave di sasso ad ascoli
ilmartedi  10 di novembre  reunione con tutti i studenti di scultura  alle 11  di mattino
alle 2,30 dell pomeriggio dello stesso giorno lezzione frontale nel laboratorio  con me 
grazie 
franko b

some photos of my show at scalamata gallery-collateral event of venice biennal

http://gallery.me.com/reginefreise#101085&view=grid&bgcolor=black&sel=2
fabrizio

che meraviglia!

dove siete tutti?

ci siamo?
 x franko 

fabrizio mostra in evento collaterale della biennale di venezia

RYOJI IKEDA-


ascoltate a tutto volume yeahhhhhhhh.fabrizio

reunione ed lezzione il 5 di ottobre 2009

a tutti i sudenti di scultura ,
per favore prendete nota di questa notizia.
reunione di scultura il lunedi 5 ottobre alle ore 10
ed lezzione frontale obligatoria alr ore 14,30 nell laboratorio di scultura.
grazie ed a presto .
proff.franko b
nota.
io saro' presente nell laboratorio di scultura , il 30 settembre , 1 , 2, il 3 il 5 di ottobre
"Fra cinquant'anni (con amore)", installazione, 160x60x15cm, 2009,
Claudio Francesco Maria Simonetti

http://www.premioceleste.it/claudiosimonetti

link del workshop

www.longliveromance1.blogspot.com
miart-fiera internazionale arte contemporanea milano
lunedi20aprile2009


prof. franko b sara' presente al 22 aprile 2009

ragazzi dall 22 aprile saro a macerata per essere con voi ed il workshop che sto organizando con anna verducci , la directrice della accademia ,
questo workshop innizziera all 29 aprile ed finira il 16 maggio , con una presentatione ed una festa , durante questo periodo ci sarranno eventi presentazioni nell workshop dove e' aperto all publico . ed poi ci sarranno eventi che saranno aperti solo a voi [ i miei studenti ]
i partecipanti dell workshop verranno da [ 4 macerata , 4 resto dell'italia , ed 8 dall resto dell mondo ,]
io ho tanto da racontarvi , VOI?
per favore passate la voce a tutti
a presto
franko x x

FW: Globe Gallery - update

dear friends here an image from my solo exibhition in newcastle
x x

franko b news
http://www.franko-b-news.blogspot.com/

FRANKO B latest book BLINDED BY LOVE , published by Damiani [ Italy ] 09 - 2007 on Amazon.com or order it at your local arts bookshop.

http://www.franko-b.com

franko b
toynbee studios,28
commercial street ,
london e1 6ab
UK


franko b archive @
http://www.bris.ac.uk/theatrecollection/liveart/liveart_FrankoB.html


Note: forwarded message attached.

photos from newcastle , LOVE IN TIME OF PAIN












Exhibition at Globe Gallery, Newcastle, 3rd April - 30th May 2009
Photos by Thomas Qualmann

http://www.globegallery.org
info@globegallery.org