This is the blog for Franko B's sculpture class at Accademia di Belle Arti di Macerata, Italy.

Gli occhiali hanno dei bisogni,
primari, secondari e spesso raccontano storie
senza vedere il reale bisogno dei pensieri.
Si appiccicano addosso con la polvere del tempo, in maniera insoluta da non essere vissuta.
Gli occhiali non sono semplici oggetti perché hanno una loro espressione, d’appartenenza per chi li indossa,
di stravaganza per chi ne fa un’arte, di speranza per chi la cerca; non solo per la vista,
ma per un’appartenenza, spesso per disegnare un futuro, per avere un’opportunità,
per abbattere barriere, per estirpare la realtà

non confrontarsi nemmeno con i sogni, per fare un salto al di là del vetro, per trovare quel nascondiglio segreto, quell’oggetto smarrito.

Vorrei sempre avere degli occhiali nuovi, degli sguardi veri, delle lenti che non riflettano ciò che vedo,
ma ciò che non mi spiego.

Ecco, vorrei delle lenti capaci di cambiare colore, di disegnare una rotta nuova, di essere scavate dalla natura, scavate dalla pioggia, sbiadite dal sole, nascoste dalla nebbia; magari messe lì a tacere come tombe al cimitero,
a cielo aperto, senza scudi né frontiere.
Immobili bisbigliano tra i cancelli e una discesa, sullo sfondo del grigiore di parole e vecchie foto; tra stanchezza e depressione ammiro lenti raffinate, distaccate, tra il passato ed il futuro, il bisogno e la follia ricercando una strategia, una via e di nuovo in quella sedia
vedo il nulla e la poesia
Andrea Simonetti




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